Variante 3113
Air Force One, ex Santuario II
Bucky cerca di
liberarsi, ma le catene di energia mistica rossa non si muovono di un
millimetro; quando vede che nemmeno la forza super-umana di Spider-Girl è
sufficiente, decide di cambiare strategia.
Nella sala comando
ci sono anche una donna-pesce incatenata come loro, una donna-robot dorata ed
un ragazzo in armatura verde scuro con una sorta di respiratore che ne copre la
bocca.
-Qualcuno può
spiegarmi cosa diavolo sta succedendo? E’ chiaro che non sei il Presidente,
ma...
-Si chiama
Malefactor; è il figlio del Dottor Destino di un’altra linea temporale –
risponde Spider-Girl.
-“Dottor Destino”?
Che razza di nome – risponde Bucky, prima di essere colpito da una scarica
elettrica.
-Lascialo stare! –
urla Spider-Girl, senza poter fare molto per dare sostanza all’ordine.
-Se una Exile è
riuscita a raggiungerci, anche gli altri non possono essere lontani. La mia
analisi tattica suggerisce di ucciderli – precisa la robot.
-Jocasta, che ti è
successo? Eri una di noi – protesta Spider-Girl.
-Quel particolare
difetto è stato cancellato dalla mia programmazione. Malefactor è il mio
padrone, ora.
MARVELIT presenta
Episodio 13 –
Esiliati
Finale: sedie musicali
Di Fabio Furlanetto
Variante
1232
Baxter
Building, New York City
Susan Storm alias la Ragazza Invisibile si avvicina alla sua
controparte, Susan Richards alias la Donna Invisibile. Sono la stessa persona,
ma al tempo stesso non lo sono: provengono da linee temporali diverse e da
epoche diverse.
La Susan più anziana si avvicina alla più giovane, notando che è l’unica
tra tutti i super-eroi presenti a restare in disparte. Gli altri Exiles stanno
chiacchierando con i Vendicatori ed i Fantastici Quattro del futuro, ma lei è
da sola in un angolo.
-Primo viaggio nel tempo?
-E’ passato un bel po’ dall’ultima volta. Posso farti una
domanda...Susan? Sembra strano chiamarti così.
-Va tutto bene, puoi chiamarmi Sue – sorride la Donna Invisibile.
-Perché stiamo lasciando che il Dottor Destino lavori al Tallus insieme
a...
-Insieme a Reed? Perché Victor sembra avere la chiave per rimandarvi
tutti a casa. Ora vorrei farti io una domanda: cosa è successo tra te e Reed,
nella tua linea temporale? Non ho potuto fare a meno di notare il modo in cui
lo guardi.
-E’ così ovvio?
-Non ti preoccupare, sono sposata con Reed da più di vent’anni: è così
immerso nello studiare quell’aggeggio che si sarà a malapena reso conto della
tua presenza.
-Sì, anche io mio Reed era così – sorride la Ragazza Invisibile – E’
morto anni fa, ucciso da Destino. Ho colto la prima occasione per scappare dal
mio mondo per unirmi agli Exiles...e per un attimo ho sperato di poter rimanere
qui, ma mi rendo conto che sarei solo di troppo.
-Non devi andartene se non vuoi – la rassicura la Donna Invisibile,
appoggiandole una mano sulle spalle.
-Assolutamente no! E’ troppo pericoloso! – alza la voce Reed Richards,
attirando l’attenzione dei presenti.
-Bah! Sei il solito stolto, Richards. Come sempre, manchi del polso
necessario per prendere le decisioni giuste.
-Ci risiamo – alzano gli occhi al soffitto entrambe le Susan.
L’assemblea di eroi si raccoglie attorno ai due scienziati, la cui
discussione si fa sempre più animata. Kristoff resta in disparte, continuando
ad analizzare i dati riguardanti il Tallus.
-Andiamo Victor, anche usando particelle anti-temporali non possiamo
incrementare l’estensione del campo di traslocazione temporale senza causare un
sovraccarico tachionico, e lo sai molto meglio di me.
-Un sovraccarico che non deve essere necessariamente avvenire nella
nostra dimensione – lo corregge il Dottor Destino.
-Stai completamente ignorando la considerevole reazione esotermica che
ne risulterebbe. Il rischio è inaccettabile, Victor! Deve esserci un’altra
soluzione.
-Prevedibile: rifiuti di riconoscere la superiorità del mio genio. Il
Tallus è chiaramente inefficiente e solo io posso migliorarne il funzionamento.
-Stai suggerendo di far esplodere almeno cinque settimi di un sistema
solare solo perché non vuoi riconoscere che i sistemi di sicurezza del Tallus
sono troppo complessi per essere forzati in modo sconsiderato.
-Hey, scienziati! – attira la loro attenzione Carol Danves, portando
due dita alla bocca per fischiare.
Mister Fantastic ed il Dottor Destino si voltano verso di lei, dicendo
la stessa cosa:
-Questo non è il momento.
-Si può sapere di cosa diavolo state parlando!?
-Abbiamo capito come funziona il Tallus. E’ chiaramente una mia
invenzione, o meglio, l’invenzione di un mio doppio in un’altra linea temporale
- spiega Reed Richards.
-Quindi potete aggiustarlo? – domanda Dead Girl.
-L’ho riparato personalmente ancora prima di arrivare; Richards non ha
le conoscenze necessarie per completare il lavoro. La tecnologia temporale è
notevolmente più complessa di quanto lui abbia mai costruito, ma parte del software
è di derivazione mistica. Solo Destino può apprezzarne i meccanismi, e
migliorarne il progetto.
-Vedila come vuoi, Victor. Il punto è che il Tallus ora funziona, ma
non c’è modo di utilizzarlo per trasportare più di sei persone senza far
esplodere il sistema solare di destinazione.
-Quindi qualcuno di noi...dovrà rimanere qui? – chiede la Ragazza
Invisibile.
-Non necessariamente. Ho un’idea che dovrebbe poter far tornare in
azione gli Exiles – risponde Kristoff.
-Silenzio, ragazzo. Puoi avere parte del genio di Destino, ma la tua
programmazione non include tutte le conoscenze tecnologiche e mistiche che ho
appreso in decenni di studi e conquiste – cerca di zittirlo il Dottor Destino.
-Non che mi piaccia dare ragione a Victor, Kristoff, ma temo non ci sia
modo di portare tutti e otto gli attuali Exiles a casa. La tecnologia del
Tallus non può piegare le leggi dello spaziotempo fino a quel punto.
-Non ce n’è bisogno: Persuasion, la Valchiria e Miss Marvel provengono
dal passato di questa linea temporale. E noi abbiamo una macchina del
tempo perfettamente funzionante, no?
Variante 3113
Air Force One, ex Santuario II
Vincent Von Doom
alias Malefactor non potrebbe essere più contento: non solo è di fatto il signore
e padrone di questo pianeta, ma ha una Exile sotto il suo totale controllo ed
un’altra alla sua completa mercé. E adesso, Spider-Girl.
Malefactor allunga
una mano all’interno del campo di forza mistico, afferrando Spider-Girl per la
gola e sollevandola da terra. Bucky cerca di avvicinarsi per impedirglielo, ma
le catene si stringono ancora di più.
-Lasciala stare! Che
cosa vuoi farle? Torturaci quanto vuoi, non abbiamo niente da dirti.
-Il suo corpo è
carico di energie temporali che posso usare per rintracciare, ed uccidere,
tutti gli altri Exiles. Il tuo turno arriverà presto, mortale, non temere.
Spider-Girl urla di
dolore, e Bucky si trova costretto a dover pensare più in fretta che mai.
-Hey, Donna Pesce!
Non c’è modo di fermarlo?
L’immagine di un
buffo ometto sovrappeso appare a mezz’aria, e l’Agente Temporale si guarda
attorno confuso. Jocasta e Malefactor cercano di ridurlo in cenere con le
proprie armi, ma l’ologramma non ne è per nulla colpito.
-Era ora che
qualcuno si ricordasse di usarmi. Cosa posso fare per voi? – chiede l’Agente.
-Leggimi il pensiero
– suggerisce Marrina, stringendo i denti e concentrandosi.
Nella sua mente si
concentra l’odio per Malefactor, per ciò che ha fatto a questo mondo e per le
torture che le ha inflitto. L’Agente Temporale sbuffa, alza le spalle e poi
conficca una mano all’interno della testa di Jocasta.
-Questo non faceva
parte del contratto, ve ne rendete conto? – dicono all’unisono l’Agente
Temporale e Jocasta, mentre quest’ultima rilascia una scarica energetica dalle
mani.
Il colpo rimbalza
sul campo di forza personale di Malefactor, che non sta prestando molta
attenzione all’attacco.
-Acqua – è l’ordine
perentorio della Regina di Atlantide, e Jocasta obbedisce puntando i raggi
laser oculari verso il sistema di supporto vitale.
-No! Jocasta,
uccidili tutti! – urla Malefactor, lasciando la presa mistica su Spider-Girl.
Ancora in preda al
dolore, Spider-Girl è ora in grado di muoversi. E la prima cosa che fa è
spezzare il braccio di Malefactor.
I vincoli magici cadono,
e Bucky non perde tempo. Prima ancora che qualcuno dei presenti se ne renda
conto, carica verso Malefactor e lo colpisce con un gancio destro dritto sul
mento.
Malefactor fa un
passo indietro, e Bucky carica un altro cazzotto. Malefactor lo blocca senza
alcuno sforzo; sotto il respiratore, sta sorridendo.
-Sono un semidio.
Dovrai fare molto di meglio.
-Tre parole,
mascella di vetro: gioco, di, squadra – scandisce Bucky, facendo cenno a ciò
che sta accadendo alle spalle di Malefactor.
Mentre Bucky lo distraeva,
Spider-Girl ha liberato Marrina e Jocasta ha ridirezionato i sistemi di
raffreddamento per somministrarle una dosa concentrata di vapore acqueo.
La Marrina che
afferra la testa di Malefactor è la furia personificata, e si concede un
secondo per assaporare il terrore negli occhi di Malefactor prima di staccargli
la testa dal collo.
Variante
1232
Baxter
Building, New York City
-Assolutamente no – protesta Miss Marvel – Possiamo aver combattuto
fianco a fianco contro Namor, ma ancora non mi fido di Kristoff.
-C’è del vero nelle tue parole: la facilità con cui ha riportato a casa
Sharon Ventura è sospetto – le fa eco la Valchiria.
-Vi state dimenticando di qualcosa – interviene la Valchiria del futuro,
al cui fianco sta fluttuando la Miss Marvel del futuro.
-Ci ricordiamo entrambe di questa scena, dal vostro punto di vista. Non
potete evitare di tornare indietro nel tempo a meno di causare un paradosso
temporale...e so benissimo quanto tutte noi li detestiamo.
-E gli altri Exiles come faranno a tornare a casa? Dev’esserci un modo
per aiutarli, non posso abbandonare...beh, me
stessa in questo modo – prosegue Miss Marvel, fissando Carol Danvers.
-No, hanno ragione loro: se vogliamo che questo sia il nostro futuro,
dobbiamo cercare di evitare a tutti i costi di cambiare la loro storia. Miss Marvel,
Valchiria, salite sulla macchina del tempo - ordina Persuasion.
Spronate dal potere della mutante, le due donne non hanno molta scelta.
Reed Richards allunga il collo per poter parlare faccia a faccia con
Persuasion, nonostante si trovi a metri di distanza.
-Un secondo, signorina. Queste donne hanno il diritto di...
-Dottor Richards, conosco parecchia gente che ha visitato il futuro.
Tra quelli che conosco, questo è il primo futuro in cui non c’è stato un
olocausto mutante. Ho tutta l’intenzione di assicurarmi che questo sia il
nostro vero futuro.
-La ragazza porpora ha ragione; quest’epoca è assai meno nefasta di
quelle a me note – la appoggia la Valchiria.
-Non le ho ordinato io di pensarla così – si giustifica Persuasion.
-Suppongo abbiate ragione. Vi augurerei buona fortuna, ma so già che ve
la caverete – risponde Reed Richards, dando un’occhiata alle controparti più
anziane delle donne che sta per rispedire nel passato. Poi si volta verso
Kristoff:
-Non posso fare a meno di notare che non torni indietro con loro.
-Posso costruire una mia macchina del tempo in un secondo momento; ho
una missione da compiere, prima – spiega il ragazzo.
-E non hai intenzione di darci altre informazioni su questa “Alleanza
del Destino”?
-Non lo farà, Richards, per ordine del suo stesso sovrano. Kristoff è
pur sempre un cittadino latveriano, e come tale totalmente soggetto alla parola
di Victor Von Doom.
-Una sola parola e ci penso io a far parlare il ragazzo, gommolo –
interviene la Cosa.
-Avevo previsto una simile reazione, Grimm, ma non ho intenzione di
farvi rischiare la vostra vita. Né, ironicamente, posso permettermi di perdere
altro tempo.
Kristoff aziona un pulsante nell’armatura, e la piattaforma temporale
si attiva riportando Persuasion, Miss Marvel e la Valchiria al loro tempo.
Nello stesso istante, il Tallus si attiva.
Variante 3113
Air Force One, ex Santuario II
Spider-Girl ha visto molte cose, da quando fa parte degli Exiles, molte
delle quali non ha ancora accettato del tutto. Ha visto morire davanti ai suoi
occhi persone conosciute da poco, ma che già erano diventate importanti per la
sua vita.
Questa è la prima volta in cui una sua compagna di squadra ha commesso un
omicidio a sangue freddo, proprio sotto i suoi occhi.
-Marrina, che cosa hai fatto? – chiede Spider-Girl, fissando il corpo
decapitato di Malefactor.
-Ho giustiziato un tiranno sanguinario, ed ho ottenuto la mia vendetta.
Tu non hai idea di che cosa abbia fatto a me o a questo pianeta.
-Ehm, scusate, ma non dovremmo occuparci anche della robot assassina? –
interviene Bucky, bussando sulla testa di Jocasta.
A rispondere è l’Agente Temporale, che recide il collegamento con la
robot. Privo di vita, il corpo artificiale di Jocasta crolla rumorosamente a
terra.
-Se fossi in voi non mi preoccuperei: ho appena cancellato la sua
memoria. Giusto per vostra informazione, comunque, questa non aveva più la
personalità della vostra vecchia compagna di squadra...era solo un guscio
vuoto.
-Grazie per la collaborazione. A proposito: voi sapete chi è questo
tizio, vero? – chiede Bucky, indicando l’ologramma dell’Agente Temporale.
-E’ l’essere che ci ha reclutate negli Exiles, o almeno così pensavamo
– spiega Marrina.
-Uh-oh...il mio senso di ragno sta pizzicando come non mai. Dobbiamo
aver fatto scattare qualche allarme.
-Mi chiedo se il cadavere del semidio che controllava questa intera
macchina da guerra abbia qualcosa a che fare con il vostro problema – commenta
sarcasticamente l’Agente Temporale.
C’è un bagliore accecante nella sala comandi, e cinque persone appaiono
all’improvviso. Kristoff, Carol Danvers, Capitan Marvel, Dead Girl e la Ragazza
Invisibile si guardano attorno, ancora disorientati dal salto temporale.
Osservando il cadavere di Malefactor, Dead Girl commenta:
-Certo che per essere viaggiatori del tempo, siamo il gruppo con il
peggior tempismo della storia.
-Siamo di nuovo nel mio mondo, a bordo dell’astronave madre di Thanos –
precisa Capitan Marvel, che lo ha avvertito immediatamente grazie alla
Coscienza Cosmica.
-Tu! Che cosa ci fai qui!? – esclama la Ragazza Invisibile additando
Marrina, Regina di Atlantide.
Non c’è molto tempo per spiegarsi, però, perché una squadra di robot
assassini fa irruzione nella sala comandi. Un campo di forza invisibile
protegge gli Exiles, e Marrina non perde tempo a riprendere il comando della
squadra.
-Capitan Marvel. Rapporto.
-Siamo in svantaggio tattico e numerico; suggerisco una ritirata
strategica.
-Un secondo, non potremmo utilizzare il Tallus per andarcene in
un’altra linea temporale? – propone Carol Danvers.
-Il Tallus non può trasportare più di sei Exile alla volta, e non posso
garantire di poter fare ritorno in questa linea temporale – puntualizza
Kristoff.
-Dobbiamo proprio continuare questa conversazione mentre sto
respingendo un esercito di robot!? – protesta la Ragazza Invisibile.
-Non necessariamente – le risponde Kristoff, avvicinandosi al cadavere
di Malefactor.
-Forse ci sono cose più importanti a cui pensare adesso, ma si può
sapere chi sarebbe questo emulo del Dottor Destino che vi portate dietro? –
chiede Marrina.
-Perché devono sempre fare tutti la stessa stupida domanda...ah, ecco
fatto.
L’esercito di robot si immobilizza, ed il ragazzo in armatura incrocia
le braccia in posa trionfante.
-Probabilmente non ne apprezzerete il genio, ma questo è il momento
perfetto per spiegarvi come ho appena salvato il mondo.
Alcune ore dopo
Washington, D.C.
All’ombra dell’enorme astronave atterrata sui resti carbonizzati della
Casa Bianca, gli Exiles osservano forse per l’ultima volta il mondo che stanno
per lasciarsi alle spalle.
-Sei sicura di voler lasciare questa linea temporale, Carol? – chiede
Capitan Marvel.
-Nell’attacco Shi’ar ho perso tutti quelli che conoscevo...ed ho
incontrato abbastanza versioni alternative di me stessa, negli ultimi giorni,
da sapere che il mio posto non è più qui. Tu pensi di potertela cavare, senza
di me?
-Sono l’ultimo super-eroe rimasto a difendere questo pianeta. Non ho
altra scelta. Far parte degli Exiles è stato un grande onore, ma il mio primo
dovere mi chiama.
Kristoff appoggia una mano sulla spalla dell’eroe Kree, ed anche se è
impossibile esserne certi dalla voce si direbbe che sotto la maschera stia
sorridendo.
-Non sarei così tragico, Capitano. Dopo essermi interfacciato con
l’armatura di Malefactor, Santuario II è sotto il mio totale controllo: questo
pianeta è ben protetto dalle invasioni aliene.
-Quindi hai intenzione di restare anche tu? Credevo volessi scoprire la
verità dietro l’Alleanza del Destino – commenta Carol Danvers.
-Fino a quando la testa di Malefactor resterà separata dal resto del
corpo, non potrà né rinascere né impedirmi di apprendere tutti i suoi segreti.
Ora che conosco le frequenze temporali su cui opera il Tallus, potrò
comunicarvi qualsiasi informazione riesca a ricavare – conclude il ragazzo,
scollegando il Tallus dall’armatura e porgendolo a Marrina.
La Regina di Atlantide osserva il congegno che ha tra le mani, ancora
perplessa.
-Quindi in sostanza ti troverai in un mondo senza eroi, con a
disposizione una tecnologia aliena avanzata persino per i tuoi standard, e
probabilmente l’adorazione delle folle per averli liberati da una dittatura.
Perché non posso fare a meno di chiedermi se tu non abbia programmato tutto
dall’inizio?
-Dai troppo credito alla parte di me che è Destino, Marrina. Se io
fossi davvero come lui, potrei utilizzare i segreti ottenuti studiando il
potere di Persuasion e controllare mentalmente tutto il pianeta.
-E cosa ci assicura che non lo farai davvero, quando ce ne saremo
andati? – chiede Bucky.
-Il fatto che vi sto permettendo di criticare apertamente le mie idee
dovrebbe essere un segnale sufficiente.
Marrina indossa il Tallus, che inizia a lampeggiare e ad emettere un
beep sempre più insistente.
-Si sta attivando il salto temporale. Ma senza le istruzioni, non
abbiamo idea né di dove stiamo andando né di cosa dovremo fare per
proseguire...
-Se ho interpretato i codici di comando correttamente, e so di averlo
fatto, il Tallus vi porterà il più vicino possibile al suo creatore.
-Che potrebbe anche essere morto – sottolinea la Ragazza Invisibile.
Sono le ultime parole pronunciate da uno degli Exiles in questa
dimensione, perché tutti e sei spariscono con un abbagliante raggio di luce.
Kristoff e Capitan Marvel passano un intero minuto senza dire nulla,
quasi a commemorare il tempo passato con l’anomalo gruppo.
-Hai davvero il potere di controllare mentalmente tutti gli abitanti di
questo pianeta? – chiede il Kree.
-No, anche se avrei potuto ottenerlo facilmente. Ma ho preferito
aiutare gli Exiles e non pretendere nulla di più. Rimpiangi di non averli
seguiti nella loro avventura, Capitano?
-So qual è il mio posto nell’universo.
-Ritieniti fortunato, allora. Una parte di me vorrebbe essere con loro
a dare la caccia all’Alleanza. Un’altra vorrebbe governare questo pianeta con
un pugno di ferro. Ed un’altra ancora pensa che questa sia stata la prima cosa
veramente giusta che io abbia mai fatto.
-Sei uno strano terrestre, Kristoff.
-Come tutti noi esiliati dalla vita comune, Capitano. Ora, credevo
stessimo parlando di rimettere in sesto il mondo?
Variante 2112
Al centro di un’immensa distesa di cemento si innalza una grande torre
avvolta da scariche elettriche così potenti da far sembrare i fulmini scintille
a malapena visibili.
Gli Exiles appaiono nella sua ombra, disorientati dal salto temporale e
dall’aria a malapena respirabile.
-Non ditemi che siamo di nuovo nei paraggi di Galactus – dice Bucky,
osservando l’imponente costruzione.
-Questo posto puzza così tanto di morte da dare il voltastomaco anche a
me, e sono pure quasi sobria – commenta Dead Girl.
-Forse non siamo neanche sulla Terra – suggerisce Carol Danvers.
-Possiamo provare a chiederlo ai nativi – risponde Spider-Girl,
indicando la figura umanoide appena comparsa all’orizzonte. Al suo fianco ne
appare un’altra, e poi un’altra ancora, fino a quando da qualsiasi direzione si
vedono solamente esseri in armatura scintillante.
Finché restano in lontananza, non è semplice capire chi siano né cosa
vogliano. C’è giusto il tempo di capire che si tratta di qualcosa di molto più
grande di una folla che procede con passi lenti ed inesorabili, ed una moto
avvolta dalle fiamme salta oltre la massa metallica e raggiunge gli Exiles ad
una velocità folle.
La motocicletta si ferma improvvisamente, troppo velocemente perché una
cosa del genere sia fisicamente possibile. Ma visto che a guidarla è un uomo
vestito di pelle nera con un teschio fiammeggiante al posto della testa, gli
Exiles non ci fanno troppo caso.
-Finalmente!
Perché ci avete messo tanto?
-Suppongo che vi conosciate già? – chiede la Ragazza Invisibile.
-Scusa Ghost, ma abbiamo avuto un po’ da fare. Amici tuoi? - risponde
Dead Girl, indicando l’esercito che marcia nella loro direzione.
-Questi
mostri hanno distrutto tutta la vita sulla Terra; siete gli unici esseri
viventi sul pianeta.
Uno dopo l’altro, gli esseri metallici alzano le braccia per scagliare
raffiche di energia verso gli Exiles. La Ragazza Invisibile protegge il gruppo
con un campo di forza invisibile, ma persino lei riesce a sentirne l’impatto.
-Wow. Vorrei essermi fatto prestare lo scudo da Cap – commenta Bucky,
osservando che l’attacco non accenna minimamente a diminuire.
Nessuno degli altri dice nulla, perché finalmente riconoscono il volto
del loro avversario prima ancora che quest’ultimo parli:
-ORGANICI. NO SO COME SIATE ARRIVATI, MA SARETE DISTRUTTI. QUESTO
MONDO APPARTIENE AD ULTRON E ALLA VITA ARTIFICIALE, ORA.
Tutti gli Ultron hanno parlato all’unisono, e ce ne sono a centinaia in
ogni direzione.
CONTINUA!
Nel prossimo numero: l’origine di Ghost
Rider, del Sognatore del Tempo e degli Exiles! ‘Nuff Said!